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Rieccomi, care Principerse e cari Principersi. Il mio scritto questa volta sarà un po’diverso dal solito. Il mio intento, infatti, non sarà quello di fornirvi suggerimenti ma semplicemente vuole essere una breve riflessione personale: quella di una trentenne single che si trova, come diremmo in gergo, di nuovo “sul mercato”. A suscitare questa mia dissertazione è una frase che mi è stata detta da un ragazzo un po’ di tempo fa.
Questo baldo giovane, anche lui trentenne, sostiene che non è facile trovare la ragazza giusta. Ormai quelle “valide” sono state già prese e ci si deve accontentare di quello che offre il mercato, ovvero gli scarti. Questo insomma il succo del discorso ma, siccome certe perle meritano di essere impresse nella storia, ve le servo fedelmente:

“Ma ti dirò che secondo me non esiste una persona che si vuole solo divertire. Secondo me se trova la persona giusta molla tutto e va solo con lei ,secondo me. Anche perché dirmi quale persona vuole stare da solo tutta la vita e divertirsi insomma. Secondo me non esiste, cioè io sono arrivato al punto che non ho più voglia di accontentarmi. Ho fatto degli sbagli perchè sono stato single diversi anni perché volevo concentrarmi lavorativamente e non volevo trascurare nessuna ragazza e adesso tra virgolette da qualche anno mi ritrovo con i miei amici che sono già fidanzati da tanti anni e adesso sul mercato, chiamiamolo così, ci sono tra virgolette solo gli scarti, a meno che non mi piglio la ventenne però una ventenne ha la testa un po’ da scema e quindi piuttosto sto single. Capito?”

Io non condivido il pensiero di questo ragazzo. Ascoltando il vocale, di cui avete la fedele trascrizione, ho provato un misto di sensazioni contrastanti. In primis la parola scarto mi ha irritata a dir poco. Chi ti credi di essere per giudicare chi, a trent’anni, non è fidanzata uno scarto? Sarai pur figo e avrai fatto pure i casting per essere un futuro tronista di Uomini e Donne ma un minimo di coerenza mi pare d’obbligo.
L’ho trovato proprio un insulto gratuito e immeritato. Io non penserei mai che se un uomo a trent’anni non è fidanzato o sposato sia da buttare. Penserei invece che, siccome trovare l’anima gemella non è semplice, magari si è preso più tempo per capire cosa vuole davvero, senza fretta di accontentarsi e accasarsi con la prima che capita perché questo si aspetta la società.
Certo, se rileggete quanto dice, la seconda parte è più promettente. In pratica è un indorare la pillola dicendo che non gli va solo di divertirsi ma, nel frattempo, finché non trova niente di serio anche “volare di fiore in fiore” è accettabile. Velatamente intende che non è che gli vada bene proprio tutto, ma finché non capita “la ragazza giusta”, togliersi il prurito con qualcuna di appena passabile va bene.
Psicanalizzando, azzarderei dire che questo bel fusto deve chiarirsi un po’ le idee. Trovo poco coerente quello che afferma oltre che uno spreco di tempo. O ti vuoi “sistemare” oppure, non ti senti ancora pronto e ti guardi attorno. Sembra stano ma, notizia flash, i sentimenti esistono e non sono una cosa con cui si gioca o si scherza. Certo non è semplice, ma stimo molto di più chi mette in chiaro i suoi intenti rispetto a chi le cose le fà un pò per gioco, lasciandosi trascinare solo da un impulso passeggero.
Una cosa che ho realizzato il giorno del mio trentesimo compleanno è proprio che il tempo è prezioso. Non mi faccio più distogliere da persone e/o cose che mi allontanano dai miei obiettivi. Uno di questi è avere relazioni ricambiate e felici. Quindi avrei perso tempo con lui che non ha le idee chiare, o quantomeno a parole ha fatto intendere che era disposto ad investire gran poco per conoscermi.
Era davvero un ragazzo che a livello estetico corrispondeva al mio ideale, però deve esserci anche un’intesa anche a livello mentale che poteva anche esserci.
Voi magari direte: “Beh, ma perché non ci sei stata? Se voleva solo quello potevi divertirti anche tu. Per una volta cosa sarà mai?”
Ebbene, per me non è così semplice lasciarmi andare. Avrei anche potuto “approfittare” dell’occasione per una notte di passione. Cosa ne avrei ricavato però? Probabilmente il giorno dopo mi sarei sentita svuotata e anche usata sapendo che questa persona non l’avrei più rivista. Quindi ho preferito mettere in primis me stessa. Certe cose non sono pura meccanica, ma sono molto più complesse, investono anche i sentimenti e con quelli meglio non scherzare.