Recensione serie tv: La regina degli scacchi

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui e Luna a tenervi compagnia con altri consigli per le vostre visioni. Oggi voglio suggerirvi una serie tv che se della durata di una sola stagione saprà catturarvi e tenervi incollati davanti allo schermo. Sto scrivendo de La regina degli scacchi , serie Tv targata Netflix e tratta dall’omonimo libro di Walter Taviz.

Gli anni passano, Beth cresce, e quando sembrava ormai impossibile, viene adottata da Alma Wheatley e suo marito. Portata nella nuova casa, Beth inizia ad ambientarsi; abusando dei tranquillanti della madre, torna a poter giocare le partire di scacchi nella propria mente. Inizia anche a partecipare a dei tornei, in cui incontra gente con la sua stessa passione, e riesce a creare dei legami di amicizia. Il primo in assoluto è con Townes, affascinante avversario contro cui vince; resasi conto che vincendo i tornei si guadagnano dei soldi, Alma propone a Beth di partecipare ad altre gare.

La trama

Anni 50, Beth Harmon è una bambina rimasta orfana di madre, e con un padre che non ha mai visto dopo la rottura fra lui e la moglie. Beth viene portata in un orfanotrofio, e qui conosce Jolene, una ragazza di colore più grande di lei con cui fa amicizia. Nell’orfanotrofio in cui vengono tenute le bambine, utilizzano dei farmaci tranquillanti, di cui Beth diventa dipendente. A tenere a galla la bambina, oltre l’amicizia con Jolene, sono le lezioni che le impartisce il custode. Un giorno infatti Beth ha scorto il signor Shaibel giocare a scacchi, e l’ha pregato di insegnarle a giocare. Da qui si scopre che Beth ha un grande talento, che si amplifica sotto l’effetto dei tranquillanti.

Cominciano quindi a girare il mondo, per permettere a Beth di partecipare ai tornei di scacchi, che spesso e volentieri vince. Nel corso degli anni, Beth scopre sè stessa, si rende conto della sua diversità rispetto ai suoi coetanei, e sperimenta i primi sentimenti romantici; il tutto è però accompagnato da una crescente dipendenza dall’alcool e dai medicinali. Ma Beth è pronta a rischiare il tutto per raggiungere il suo obbiettivo: battere il campione del mondo di scacchi e diventare Gran Maestro.

Con:Anya Taylor-Joy,Bill Camp,Marielle HellerCreato da:Scott Frank,Allan Scott

La mia recensione

Come ben saprete, sono una frana nel gioco degli scacchi ma e un’attività che mi ha sempre affascinata. Gli scacchi richiedono ottime doti intellettive, capacità di memoria e molta strategia.

Per questo Berh Armon mi ha stregato. Con la sua vicenda commovente e una vita segnata da eventi traumatici è riuscita a coltivare un talento nascosto .

Questa giovane diventa un’abile scacchista e nel corso della serie vedrete come da un piccolo paese del Kentucky si fa strada nel mondo, percorrendo tappe che la portano a scontrarsi con il piu grande scacchista russo.

Oltre la bravura dell’attrice Anya Taylor-Joy che impersona Beth, e la sua capacità di immedesimarsi totalmente in lei consiglio la visione di questa serie anche per altri motivi che elencherò qui di seguito.

Il primo è dovuto ai costumi e al trucco di scena che trasportano lo spettatore direttamente negli anni ’60.

Per gli appassionati di scacchi, il secondo motivo per cui guardare la serie è il fatto che qui vengono citati i più grandi scacchisti di tutti i tempi e libri che trattano di questo gioco.

L’ultimo è per la storia in se. Una vicenda che mostra una ragazza che riesce a superare drammi familiari , a vincere le sue dipendenze grazie al miracolo degli scacchi.

Quindi una storia che può essere d’ispirazione per ognuno, un monito a chiunque abbia bisogno di trovare la giusta motivazione.

Ancora più bella perché nella serie viene mostrato come questa talentuosa scacchista, pur essendo sola, trova una famiglia e una compagnia di amici che la sostengono dimostrando che in realtà non siamo soli al mondo.

Dunque una serie altamente consigliata, da vedere, rivedere e stravedere e che riuscirà ad entusiasmare tutti e soprattutto gli amanti di questo gioco.

BUONA VISIONE!!!