Recensione libro: zia Mame di Patrick Dennis

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è Luna, la vostra donna d’intelletto a tenervi compagnia con altri consigli per le vostre letture. Oggi voglio proporvi un volume datemi da leggere dalla mia responsabile, Chiara Bertaso, con la quale condivido la passione per la lettura. Si tratta di Zia Mame di Patrick Dennis.

La trama:

Immaginate di essere un ragazzino di undici anni nell’America degli anni Venti. Immaginate che vostro padre vi dica che, in caso di sua morte, vi capiterà la peggiore delle disgrazie possibili, essere affidati a una zia che non conoscete. Immaginate che vostro padre – quel ricco, freddo bacchettone poco dopo effettivamente muoia, nella sauna del suo club. Immaginate di venire spediti a New York, di suonare all’indirizzo che la vostra balia ha con sé, e di trovarvi di fronte una gran dama leggermente equivoca, e soprattutto giapponese.

Ancora, immaginate che la gran dama vi dica “Ma Patrick, caro, sono tua zia Mame!”, e di scoprire così che il vostro tutore è una donna che cambia scene e costumi della sua vita a seconda delle mode, che regolarmente anticipa.

A quel punto avete solo due scelte, o fuggire in cerca di tutori più accettabili, o affidarvi al personaggio più eccentrico, vitale e indimenticabile e attraversare insieme a lei l’America dei tre decenni successivi in un foxtrot ilare e turbinoso di feste, amori, avventure, colpi di fortuna, cadute in disgrazia che non dà respiro – o dà solo il tempo, alla fine di ogni capitolo, di saltare virtualmente al collo di zia Mame e ringraziarla per il divertimento.

L’autore:

Patrick Dennis è uno degli pseudonimi di Edward Everett Tanner III, nato a Evanston (Illinois), nel 1921. Durante la seconda guerra mondiale entrò nell’American Field Service, come autista di ambulanze nelle battaglie di Montecassino, ma venne poi dimesso dall’esercito per una grave depressione.

Alla fine degli anni Quaranta si trasferì a New York. Dopo aver scritto come «ghost writer» alcuni libri usciti a nome di giornalisti e diplomatici di buona fama, Tanner cominciò a pubblicare in proprio con lo pseudonimo di Virginia Rowans. 

Come Patrick Dennis firmò nel 1955 Zia Mame, vendendo più di due milioni di copie e nel 1956 Guestward, Ho! (Gli ospiti), da cui venne tratta una serie televisiva. In pochi anni pubblicò una serie di bestseller e ben presto la doppia identità dell’autore venne svelata dal settimanale Life

Nel 1961 un nuovo libro, a firma Dennis, ottenne un successo pari Zia Mame: Little Me. Le memorie intime di Belle Poitrine, intelligente parodia del mondo hollywoodiano e del nascente culto delle celebrità, accompagnata da centinaia di fotografie di Chris Alexander. 

Divenne, come Zia Mame, un musical e in seguito un film. Nel 1962 Edward Tanner tentò il suicidio, per un amore omosessuale infelice, e fu ricoverato in ospedale psichiatrico. Da questa crisi non si riprese né umanamente né come scrittore .

Morì di cancro al pancreas nel 1976, ormai sconosciuto, nonostante i suoi libri continuassero ad alimentare sceneggiature e soggetti cinematografici. Una parte dei suoi manoscritti è a tutt’oggi conservata presso gli archivi dell’Università di Yale, un’altra a Boston.

La mia recensione:

Ancora non posso credere alla fortuna di avere una mentire come Chiara, con cui condivido il piacere della lettura.

Grazie a lei ho intrapreso un curioso scambio di libri e conosciuto l’iconica zia Mame.

Se non avete avuto modo di fare la sua conoscenza vi consiglio di recuperare perché resterete strabiliati dalla versatilità di questa donna capace di restare nel cuore del lettore, farlo sospirare e dire : “Anch’io vorrei una zia Mame”.

Non potrete credere ai vostri quattro occhi da lettori a quali avventura ha partecipato e questa portentosa donna, di quali mirabolanti imprese è stata protagonista .

Eppure, pagina dopo pagina, si viene a tratteggiare il profilo di una donna fantastica e dal cuore d’oro.

Infatti, questa figura, accoglie come un figlio, suo nipote, gli offre una formazione decisamente bizzarra e una vita che ha poco di normale.


Di certo però , con zia Mame, Patrick non si è certo annoiato e nonostante tutto è cresciuto con amore e con dei saldi principi.

Nonostante la voce narrante sia quella del nipote, la protagonista indiscussa resta lei, Zia Mame. Un personaggio incredibile, versatile e meraviglioso, e persino misterioso.

Questa zietta trasporta il lettore nelle sue avventure che hanno dell’inverosimile, lo risce a far sorridere come non mai tanto che a fine lettura è impossibile pensare che quanto scritto su questa donna sia falso.

Interessante è anche l’appendice posta a conclusione del libro che consiglio di leggere per inquadrare meglio il libro ma anche e soprattutto l’autore che ha il merito, con la sua colta e illuminante scrittura a far uscire dalle pagine una delle figure più iconiche mai esistite e che certamente resta impressa nel cuore del lettore.

Voto: 5/5