Recensione libro: Shinku di Francesco Filippi

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è Luna , la vostra donna d’intelletto, a tenervi compagnia con altri consigli per le vostre letture. Oggi voglio proporvi Shinku, un romanzo di Francesco Filippi edito da Piemme.

La trama:

Luna ha quindici anni, i capelli bianchi e un taglio scomposto che si è fatta da sola. È iscritta al liceo artistico ma a scuola non ci va, non tanto perché non è brava come sua madre (un’artista giapponese trasferitasi in Italia per amore), quanto perché, quando suo padre diventa aggressivo, se lei è in casa la situazione non degenera.

Luna ha passato gran parte dei suoi ultimi anni così: in giro per la città con una banda di ragazzi più grandi di lei, e a casa a difendere se stessa e la madre dalle violenze del padre. Quando finalmente la donna trova la forza di reagire e decide di lasciare il marito, per Luna sembra aprirsi una nuova vita.

Eppure, proprio mentre è convinta che la madre sia in salvo in Giappone, uno strano fluido inizia a sgorgarle dalle mani. Qual è il significato di quel liquido che la mamma avrebbe chiamato shinku , “rosso profondo”? E cosa vogliono dire i sogni e le visioni che agitano l’animo di Luna

L’autore:

Francesco Filippi (1981), storico della mentalità e formatore, è co-fondatore dell’associazione Deina, con cui collabora alla programmazione e alla realizzazione di viaggi di memoria e percorsi formativi in tutta Europa. Lavora per la Fondazione Museo Storico del Trentino, nell’ambito della memoria collettiva e pubblica con particolare riferimento al Novecento italiano ed Europeo. È docente di comunicazione e divulgazione storica presso Feltrinelli Education. Scrive, tra gli altri, per Repubblica, Domani, L’Essenziale, Micromega.Ha all’attivo diverse pubblicazioni sul rapporto tra passato e presente.

La mia recensione:

È sempre un onore poter collaborare con gli scrittori e diffondere il loro pensiero attraverso le loro opere. Quando ho ricevuto questa proposta di lettura ne sono stata entusiasta.

Entrare in sintonia con la mia omonima, Luna, protagonista del romanzo è stato facile. Le somiglianze tra noi sono molte: abbiamo lo stesso nome, abbiamo entrambe fatto l’artistico e soprattutto abbiamo sperimentato il loro della rabbia.

E questo sentimento per Luna è più che legittimo perché in questa storia è vittima di violenza. Lei incanala questa emozione attraverso uno spirito ribelle e un carattere difficile da avvicinare.

Il dono però che ha questa protagonista è quello della sensibilità, di una capacità paranormale di sentire. Non voglio rovinarvi la lettura, per questo mi limito a scrivere solo questo sul mistero potere di Luna.

Francesco Filippi, con questo libro sensibilizza i lettori sul tema della violenza domestica e sui minori. Una tematica che spesso e volentieri viene messa a tacere.

Ma il messaggio più bello che l’autore ci vuole regalare è quello che egli stesso scrive nella prefazione:

”Il destino di Luna, come quello di ciascuno di noi, non è (solo) una faccenda individuale, qualcosa che possiamo plasmare con la nostra volontà; solo quando accettiamo i nostri limiti e ci apriamo agli altri possiamo farcela “

Una bellissima frase che vuole invitare ad avere un clima di fiducia, di apertura verso l’altro e lasciare andare i sentimenti di rabbia e egoismo.

Da aggiungere assolutamente è che questo libro è stato tratto da una sceneggiatura cinematografica che, a sua volta si ispira al mediometraggio Mani Rosse, progetto dall’autore stesso, che potete reperire su Raiplay.