Recensione libro: Oliva Denaro di Viola Ardone

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è Luna, la vostra donna d’intelletto, a tenervi compagnia acon altri consigli per le vostre letture. Oggi voglio proporvi un romanzo che vi farà riflettere, dedicato a tutte le donne che forti, coraggiose, che si oppongono a qualsiasi forma di violenza. Si tratta di Oliva Denaro di Viola Ardone.

La trama

È il 1960, Oliva Denaro ha quindici anni, abita in un paesino della Sicilia e fin da piccola sa – glielo ripete ossessivamente la madre – che «la femmina è una brocca, chi la rompe se la piglia». Le piace studiare e imparare parole difficili, correre «a scattafiato», copiare di nascosto su un quaderno i volti delle stelle del cinema (anche se i film non può andare a vederli, perché «fanno venire i grilli per la testa»), cercare le lumache con il padre, tirare pietre con la fionda a chi schernisce il suo amico Saro. Non le piace invece l’idea di avere «il marchese», perché da quel momento in poi queste cose non potrà piú farle, e dovrà difendersi dai maschi per arrivare intatta al matrimonio. Quando il tacito sistema di oppressione femminile in cui vive la costringe ad accettare un abuso, Oliva si ribella e oppone il proprio diritto di scelta, pagando il prezzo di quel no. Viola Ardone sa trasformare magnificamente la Storia in storia raccontando le contraddizioni dell’amore, tra padri e figlie, tra madri e figlie, e l’ambiguità del desiderio, che lusinga e spaventa, soprattutto se è imposto con la forza. La sua scrittura scandaglia la violenza dei ruoli sociali, che riguarda tutti, uomini compresi. Se Oliva Denaro è un personaggio indimenticabile, quel suo padre silenzioso, che la lascia decidere, con tutto lo smarrimento che dover decidere implica per lei, è una delle figure maschili piú toccanti della recente narrativa italiana

L’autrice

Viola Ardone (Napoli 1974) insegna latino e italiano al liceo. Per Einaudi Stile Libero ha pubblicato Il treno dei bambini (2019), caso letterario dell’anno, in corso di traduzione in trentaquattro lingue, che diventerà presto un film, e Oliva Denaro (2021).

La mia recensione:

Da quando ho preso in mano questo libro sono stata certa che mi aspettava un volume denso, con una prosa ben cadenzata, piena di frasi brevi e pause che riescono a far immergere il lettore in uno stato di riflessione.

Questa è la storia di Oliva Denaro, cresciuta in un’umile famiglia, con valori ben precisi.

Fin da piccola le era stato ben inculcato nella testa come doveva essere una donna. Questa protagonista, fin da giovane, sapeva cosa stava o non stava bene dire o fare per una signora che si rispetti. Eppure è cresciuta da due genitori che si sono ribellati alle credenze popolari.

Come si evince dal testo, la mentalità dell’epocca era di vedute piuttosto ristrette. Si vedeva ancora la figura femminile come un’essere succube dell’uomo.

lLa vicenda di Oliva è quella di una donna che sceglie di denunciare l’uomo che ha abusato di lei per farne sua moglie.

Oliva risveglia le coscienze. Essa non solo si ribella ma riesce ad avere la sua famiglia dalla sua parte, specie suo padre e sua sorella.

Con il suo gesto, da vita e voce a ad un movimento che si espande e arriva a tutte le donne.

Oliva infatti, durante tutto il corso delle pagine, è ben cosciente di ciò che comporta la sua denuncia, tuttavia è anche ben consapevole del significato che ha l’amore per lei e sa che mettendo in luce i fatti può fare la differenza.

Ovviamente, il lettore scoprirà come trovare il coraggio di compiere un passo così ardito non sia stato affatto facile.

L’appoggio della famiglia, di un avvocato e di un’associazione contro la violenza, riescono a trasformare la situazione.

Un volume intenso, crudo, reale, vivamente sentito. Un romanzo scritto per le donne, far incoraggiarle a trovare la forza di uscire da situazioni difficili.

Viola Ardone, con la sua prosa secca, sapiente e ben ritmata, che ricorda una marcia di guerra fa vivere al lettore una vicenda unica, di ribellione e denuncia sociale.

Voto: ⭐️⭐️⭐️⭐️/5

Buongiorno