Buongiorno carissimi liberi e libere. Siamo sempre qui per voi a tenervi compagnia con i nostri consigli per le vostre letture. Oggi ci rivolgiamo un po’ a tutte perché diciamolo, chi non è mai stato in lotta con la bilancia? Un po’ tutti abbiamo attraversato fasi in cui ci siamo sottoposti a diete drastiche. Altre invece in cui ci siamo lasciati andare ad abbuffate pantagrueliche per poi pentirci e cercare di correre ai ripari all’ultimo minuto. Perché stiamo per proporvi Falso in bilancia di Selvaggia Lucarelli, edito da Rizzoli.

La trama

Questa cosa di nascere affamati è una maledizione mica da poco. Io mi immagino il Sommo Creatore del Metabolismo che con sadico, casuale cinismo distribuisce culo e dannazioni metaboliche a tutti noi prima di nascere. “Tu mangerai quel che vuoi senza ingrassare”, “Tu nascerai già chiatto di costituzione e resterai chiatto con tutte le diete del mondo” e infine: “Tu invece nascerai magro ma avrai una fame eterna e se vorrai rimanere magro dovrai resistere giorno dopo giorno, quindi tanti saluti e buona vita!

Cosa succede se in gravidanza ingrassi di venti chili e il tuo ginecologo (insieme a una stramaledetta bilancia professionale) si trasforma nel nemico numero uno? E se hai una mamma che ti nutre a verdura e poco più perché a lei il cibo non interessa e che a un certo punto decide di fare lo sciopero della fame per solidarietà con Pannella?

Cosa accade se la tua migliore amica ti dà della grassona per errore (suo) o se, a quarant’anni, ti fidanzi con un cuoco che vuole viziarti in ogni momento con succulenti manicaretti? Ecco, succede quello che Selvaggia ci racconta in questo spassosissimo libro, dove si confessa e ci mostra la realtà che (quasi) tutti noi viviamo costantemente: il conflitto con il nostro peso e con l’immagine che rappresenta in questa società che tenta incessantemente di condizionarci. Contando sul fatto che siamo tutti accomunati dallo stesso miraggio: quello che un giorno potremo scegliere un super potere che non sarà l’invisibilità, o passare attraverso i muri o volare. Sceglieremo di mangiare senza ingrassare. Convinti che il nostro sogno prima o poi si avvererà.

L’autrice

è scrittrice, giornalista per «il Fatto Quotidiano» e protagonista di numerosi programmi tv, tra cui Ballando con le stelle. È senza dubbio la donna più popolare e influente del web italiano. Dai suoi profili social e sulla prima pagina del «Fatto» scrive con tagliente ironia di politica, media, costume e società.Con Rizzoli ha pubblicato il romanzo Che ci importa del mondo (2014), Dieci piccoli infami (2017) e Casi umani (2018).

 

 

• Titolo: Falso in bilancia
• Autore: Selvaggia Lucarelli
• Editore: Rizzoli
• Genere: Narrativa italiana contemporanea
• Data pubblicazione: luglio 2019
• Numero pagine: 196
• Prezzo copertina: 16,15 €
• Prezzo e-book: 9,99 €
• Narrazione: prima persona

 

 

La mia recensione

Dopo aver letto altri volumi scritti da questa giornalista dalle penna avvelenata non ho potuto fare a meno di leggere anche Falso in bilancia.

In questo libro ritroviamo sempre la sua immancabile vena autoironica e sarcastica che è il marchio di fabbrica di questa scrittrice.

Qui racconta il suo rapporto di odio e amore con la bilancia, tutte sistematicamente fatte sparire e tutti i tentativi di cercare la dieta giusta.

Questo perché lei stessa dice di essere nata con una fame atavica ma in una famiglia di inappetenti. Dove non non si cucinava molto.

Inoltre racconta di eventi che la rendono una di noi, una persona normale che ha vissuto anche lei periodi bui.

Perché narra di essere stata vittima di body shaming e di essere stata presa di mira da cyberbulli che non hanno niente di meglio da fare che criticare gli altri.

E di quanto questo possa condizionare nel profondo l’immagine che ognuno ha di se. Di quanto questo perfidi atti possono ledere l’autostima.

Questa giornalista fin da bambina narra di essere stata un po’ in carne, di costituzione robusta.
Se ne è accorta quando giocava a pallavolo quando era solo un adolescente e faticava ad entrare in un paio di pantaloni che invece stavano ad altre sue compagne di squadra.

Crescendo però si è fatta condizionare sempre meno dagli altri e si è concentrata su di se, sulla sua realizzazione personale. Crescendo ha imparato ad apprezzarsi di più.

Il suo rapporto con il peso è stato sempre come uno yo-yo. Alternava periodi in cui era quasi al limite della magrezza e altri in cui le sue forme erano più rotonde.

Racconta però che nei momenti in cui era più in carne era anche più felice.

Ora che ha incontrato l’uomo perfetto con cui condividere la stessa fame questo stato d’animo di beatitudine persiste. E i pensieri riguardo l’ago della bilancia sono scemati.

Perche ha compreso lei stessa che il rapporto con il cibo è fortemente legato alle emozioni e ai ricordi.

Scopre che quando si sta veramente bene con una persona le paranoie sul peso passano in secondo piano.

Perché i momenti belli sono anche quelli in cui si condivide qualcosa e questo include anche il cibo.

Poi, la parte che ho più apprezzato è stata quella in cui porta l’esempio di Vanessa Incontrada. Una donna che appare affine a lei.

Anche lei vittima delle odiose shitroom nelle quali gli haters sembrano sfogarsi senza limiti.

Tutto questo ha però condizionato l’attrice nel profondo.

Perché purtroppo chi è un personaggio pubblico deve fare i conti anche con questo.

Mentre il rapporto con il proprio corpo dovrebbe essere personale, intimo. Dovrebbe riguardare solo noi stessi e magari i nostri familiari se per caso ci fanno osservazioni a riguardo.

Questo è il messaggero che ho intravisto in questo libro. Che offre una dose di autostima a chi è sempre stato in lotta con il proprio peso.

Invita anche i lettori a prendere le critiche con le giuste misure e offre uno spunto per volersi più bene, apprezzarsi di più. E di conseguenza questo si rifletterà anche sugli altri.

Quindi non ci resta che invitarvi alla lettura di questo romanzo cliccando sul link che vedete qui sotto e…

BUONA LETTURA!!!