Recensione libro Falconera di Fabio Ceraulo

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è Luna, la vostra donna d’intelletto, a tenervi compagnia con altri consigli per le vostre letture. Oggi voglio proporvi un libro dolce amaro che narra le vicende di una piccola città siciliana, si tratta de La Falconera di Fabio Ceraulo.

La trama:

Sicilia, 1860. A Falconera, una contrada di campagna immersa tra i pini, sul colle che sovrasta Castellammare del Golfo, la gente ha saputo dell’arrivo di Garibaldi, un evento che dovrebbe determinare il cambiamento epocale che i “galantuomini” della comunità attendono per capire da che parte schierarsi.

Qui si intrecciano le vicende di vari personaggi, tra cui il ricco possidente don Faro, un uomo tormentato dai ricordi, gli arrivisti Francesco e Bartolomeo, l’umile famiglia Romano, la levatrice Francesca Galante, don Benedetto, il parroco impegnato a sfamare i poveri e l’avvocato Oliveri, di idee rivoluzionarie.

Nella piccola comunità il passaggio dai Borbone ai Savoia e le nuove leggi alimenteranno dei contrasti, determinando un crescente malessere che coinvolgerà tutti quanti, senza distinzione di ceto sociale, trasformandolo presto in una polveriera pronta a esplodere

L’autore:

Fabio Ceraulo è un palermitano d.o.c., nato e cresciuto nel centro storico, a cento metri dalla Vucciria e a centocinquanta dal Capo. Dopo la maturità classica ha intrapreso varie attività lavorative che lo hanno portato a fare anche esperienze all’estero.

Attualmente lavora nel settore turistico e cura il blog “Palermo nascosta” (che ha dato il titolo a questo libro) e un omonimo gruppo su Facebook. Tramite quest’ultimo, organizza delle “passeggiate storiche” alla scoperta della città, seguite e apprezzate da un folto manipolo di appassionati. 

La mia recensione:

Sono stata davvero contenta di aver letto Falconera e di aver conosciuto, anche se solo letterariamente, l’autore. Il tutto grazie ad una ragazza, Fabia, che ha a sua volta un blog di recensioni e mi ha contattato per promuovere questo romanzo.

Comincio con lo scrivere che è un libro non è un libro per deboli.

Infatti qui vengono narrate le storie di personaggi di una piccola città del sud e degli eventi che hanno portato all’Unita’ d’Italia.

Da lettrice, mi sono commossa e arrabbiata perché il processo che ha portato all’unificazione del paese è stato intriso nel sangue.

L’autore ha fatto bene a fare conoscere questa storia e a mettere in luce tutti i giochi di potere e la mentalità che ha sempre governato.

Infatti in ogni guerra ci sono stati popoli sottomessi e persino sterminati pur di far prevalere il più forte.

Da persona pacifica è stato atroce pensare che anche il percorso che ha portato ad un’Italia unita sia stato praticamente uguale ai meccanismi che si sono perpetuati nelle guerre mondiali.

E alla fine del libro mi è rimasto un sapore aspro, persino amaro, come i limoni e i cedri di Don Faro, uno dei personaggi di Falconera.

A fine lettura, almeno così è capitato a me, si percepisce un senso di sfiducia nel genere umano.

Viene evidenziato il detto che tutte le storie si ripetono e che anche per avere una Repubblica il nostro popolo ha versato sangue , sudore e lacrime di innocenti e persone che sono state costrette da regi decreti a prendere in braccio le armi.

Un volume che mostra fin dove può arrivare a spingersi la crudeltà dell’uomo.

Un pensiero che spero farà riflettere tutti i lettori e far ricordare di essere persone dotate di cuore e di buon senso e non bestie feroci pronte a far valere la legge della giungla.