Recensione film: Elvis

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è Luna a tenervi compagnia con altri consigli per le vostre serate film. Oggi vi suggerisco la visione di Elvis con Austin Butler.

La trama:

La pellicola narra la vita del celebre Elvis Presley ed il suo complicato rapporto col manager Colonnello Tom Parker, dall’ascesa alla fama mondiale, passando per la relazione con la moglie Priscilla Presley.

Elvis è un film di genere biografico, musicale del 2022, diretto da Baz Luhrmann, con Austin Butler e Tom Hanks. Uscita al cinema il 22 giugno 2022. Durata 159 minuti. Distribuito da Warner Bros. Pictures Italia.

Regista: Baz Luhrmann

Genere: BiograficoMusicale

Anno: 2022

Paese: USA, Australia

Durata: 159 min

Data di uscita: 22 giugno 2022

Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia

La mia recensione:

I miti e le icone del ‘900 mi hanno sempre affascinato. Dietro il successo, il sorriso di personaggi che come il protagonista hanno fatto la storia, si nasconde la sofferenza, la solitudine, il desiderio di emergere ed essere ricordato per sempre.

Quindi se si pensa alla vita di Elvis Preasly è sbagliato collegarla ad una vita rose e fiori, costellata di gloria, premi e successo perché non è solo questo. Questa leggenda del rock è vissuta in un quartiere periferico abitato prevalentemente da neri, la sua famiglia era una delle poche di colore bianco.

Il giovane Elvis si era quindi integrato tra la popolazione nera e aveva assorbito da questa cultura e specie dalla loro musica il ritmo, l’energia e il sentimento. Fondamentale per la sua formazione è stato B.B.KING.

La vita in quel quartiere era difficile, Elvis ha visto suo padre andare in galera pur di sfamare la sua famiglia e sua madre cedere alla depressione per la morte del suo primo figlio.

Facile quindi comprendere come il desiderio di emergere di questo bianco dalla voce nera sia acceso. Infatti il film narra anche della carriera di questo artista però dal punto di vista del suo manager.

Quest’ultimo sembra servirsi del re del rock e farne di lui uno schiavista, solo un mezzo per avere la sua miniera d’oro. Il colonello Parker utilizza tutte le sue doti da imbonitore per raggiungere la vetta del successo tramite il “suo ragazzo”.

Significative sono queste parole che egli dice ad Elvis quando quest’ultimo vuole liquidarlo:

“Non illuderti, io e te siamo uguali, siamo due ragazzini in cerca dell’eternità”

Queste parole a mio avviso fanno da cardine per la chiave di lettura dell’intero film e specie per comprendere il finale. Infatti la morte del re del rock è attorniata da un alone di mistero che lo rende ancora di più una leggenda agli occhi dello spettatore.

Un film meraviglioso da vedere per la magnifica interpretazione di Austin Butler, i bellissimi e originali costumi di scena (quelli indossati dal vero Elvis).

Una pellicola che mostra la nascita di una stella, che nonostante il successo ha provato sempre ad essere sè stesso. Ha cercato di combattere le sue fragilità e le sue dipendenze. 

Nonostante il velo di solitudine che sembra circondarlo egli ha saputo andare contro il volere del suo manager e della politica di quel tempo che non voleva l’integrazione della popolazione nera tra i bianchi.

Consiglio quindi di guardare questo film proprio per il valore che ha avuto questo mito. Egli ha fatto da spartiacque tra due ere, offrendo così al mondo una nuova musica e un nuovo modo di vedere le cose. Una leggenda del rock ma anche un simbolo di unione e integrazione culturale perché è stata una delle poche figure che ha saputo abbattere alcuni pregiudizi dell’epoca.

BUONA VISIONE!!!