Recensione libro: L’amore non lo vede nessuno di Giovanni Grasso

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è Luna, la vostra donna d’intelletto, a tenervi compagnia in queste roventi giornate di Agosto. Oggi voglio proporvi un romanzo che tratta dei rapporti umani in senso assoluto. Si tratta de L’amore non lo vede nessuno di Giovanni Grasso edito da Rizzoli.

La trama:

Ogni martedì pomeriggio, per sessanta minuti esatti, in un anonimo bar di provincia, Silvia incontra, di nascosto, un affascinante sconosciuto.

Sono legati da un patto. Lui ha promesso di rivelarle ogni particolare sulla sua relazione con Federica, la sorella di Silvia morta da pochi giorni in un incidente stradale in circostanze sospette. Lei, in cambio, si è impegnata a non fare ricerche per scoprire l’identità del suo misterioso interlocutore.
Ma il racconto di quell’uomo senza nome, colto e raffinato, è davvero attendibile? E fino a che punto Silvia può fidarsi di lui? La ricerca della verità, in un crescendo di colpi di scena, sarà un percorso sorprendente e doloroso, che porterà Silvia ad affrontare un groviglio di contraddizioni e segreti indicibili, tra amori assoluti e giochi di potere. Il mondo che Federica abitava, nel quale è facile smarrire il confine tra innocenza e colpevolezza.

L’amore non lo vede nessuno è un romanzo inaspettato e potente, un’indagine spietata sul senso autentico dell’esistenza, che ci costringe davanti allo specchio, occhi negli occhi con la parte più oscura di noi, e ci interroga sulla necessità di perdonare e di perdonarci

L’autore:

Giornalista e scrittore italiano (n. Roma 1962). Laureato in Lettere moderne presso l’università “La Sapienza”, giornalista professionista dal 1989, iscritto alla stampa parlamentare dal 1991, ha lavorato a La Discussione e all’Agenzia Giornalistica Italia ed è stato redattore politico parlamentare all’Avvenire.

La mia recensione:

I libri per me sono sempre stati compagni di vita e avventure uniche che alla fine ti lasciano qualcosa, ti arricchiscono.

L’amore non lo vede nessuno, di Giovanni Grasso, è unico nel suo genere. Colpisce nel segno perché indaga i legami tra le persone arrivando a toccare punte di divinità.

Qui leggiamo di Silvia che, dopo la morte improvvisa della sorella, si trova a voler scoprire di più su chi era Federica.

Tra loro i rapporti non erano mai stati idilliaci. Silvia è sempre stata quella buona, giudiziosa mentre Federica era la sorella egocentrica e ribelle che ha infranto molti cuori, tra i quali uno in particolare: quello di un’uomo che partecipa nell’ombra al funerale di questa donna sensuale.

Questo uomo viene notato da Silvia che lo ferma perché vuole davvero sapere di più su chi era veramente Federica.

E i due decidono di trovarsi ogni martedì alle 15 in un bar nella provincia di Milano. Silvia avrà quindi modo di fare domande allo sconosciuto a patto che non scopra la sua vera identità.

Bellissimo il dialogo tra questi due personaggi. La narrazione infatti sembra quasi ricordare il Simposio di Platone con le numerose riflessioni sull’amore, su Dio e la fiducia.

Questo rende il libro estremamente interessante, intimo. Come un confessionale. Si perché Silvia e lo sconosciuto arriveranno a parlarsi in modo totalmente trasparente, profondo.

Tra loro il rapporto quindi diventa amicale ma è innegabile è palpabile l’attrazione che esiste tra i due. Perché il loro incontro si basa su valori fondamentali che sono la fiducia e l’amore.

Lasciamo che siano le parole di Mister P. , lo sconosciuto uomo amante di Federica a parlare e ad incantarvi e farvi immergere nell’atmosfera del romanzo.

”Il rimedio esiste, si chiama fiducia. La fiducia è quel sentimento che ci permette di vivere come esseri sociali. Se non esiste la fiducia gli uomini vivrebbero impauriti, isolati in una caverna. Non aprirebbero le porte agli ospiti , non si sposerebbero, non costituirebbero famiglie. Certo, la fiducia può essere tradita. Bisogna esserne consapevoli. Ma senza fiducia il mondo non avrebbe conosciuto civiltà, diritto e progresso. Senza fiducia il mondo non sopravvive. Qualche rischio quindi va necessariamente assunto. Se il gioco vale la candela, ovvio”

E ancora, leggiamo questa riflessione sull’amore:

”Oggi credo che si possa parlare di amore assoluto e di amore relativo. Due forme diverse, insomma, dell’amare, non necessariamente una migliore dell’altra dal punto di vista della morale. Assoluto deriva dal latino absolutus, e significa sciolto, slacciato, privo di legami, libero da ogni vincolo. È assoluto ciò che non dipende da altro per la sua esistenza. Assoluto è anche sinonimo di puro, perfetto, compiuto in se è per se”

Quindi un’accezione divina, spirituale dell’amore. Perché questo tipo di amore è quello che accomuna tutta gli umani e circonda tutto il creato.

Quello che infatti è il messaggio di questo di libro è che tutto è amore. E se l’amore non lo vede nessuno è perché è così, come disse Sant’Agostino, esso è un sentimento che non è visibile agli occhi ma essenziale, vitale per ogni creatura.

Quindi , a mio parere, un romanzo imperdibile, profondo, pieno di riflessioni e saggezza da cui prendere spunto per comprenderci meglio gli uni con gli altri.

Un piccolo gioiello da incastonare nella vostra piccola biblioteca casalinga e da riprendere in mano ogni volta che dubitate e sentite di aver perso la fede. Semplicemente terapeutico e migliore di una seduta dallo psicologo.