Recensione libro: La giusta distanza di Sara Rattaro

Buongiorno carissimi liberi e libere. Siamo sempre qui per voi a tenervi compagnia con i nostri consigli per le vostre letture. Quest’oggi ci rivolgiamo in particolare a tutti i liberi e le libere sposati perché possano affrontare e comprendere meglio i problemi. Infatti oggi vogliamo suggerirvi La Giusta distanza di Sara Rattaro edito da Sperling&Kupfer.

La trama

L’aereo è al completo: una fitta trama di storie e destini casualmente uniti e allineati. Tra loro c’è un uomo che ha preso quel volo per mettere distanza tra se stesso e la sua vita: forse per fuggire, forse per capire. All’improvviso, il segnale di allacciare le cinture, un tremore che scuote tutto l’aereo, e la sensazione tangibile di precipitare. Mentre il panico prende voce e corpo tra i passeggeri, quell’uomo vorrebbe aggrapparsi con tutte le sue forze proprio alla vita che, fino a un istante prima, sentiva ormai lontana. D’istinto, cerca la mano della donna seduta lì accanto, anche lei chiusa nella sua paura. Una stretta che si fa conforto, un abbraccio che diventerà passione quando, scongiurata la fine, i due compagni di viaggio decideranno di annullare ogni distanza tra loro e condividere la notte. In attesa del mattino, di un nuovo imbarco, di una direzione da prendere e della vita che sarà ancora lì ad attenderli. Ma che potrebbe non essere più la stessa di prima. Perché a volte basta un attimo per dare nuovo senso al passato e nuova forma al futuro. Sara Rattaro disegna le imprevedibili traiettorie dell’esistenza, tra destini che invertono la rotta e coincidenze mancate per un soffio, distacchi che dilatano l’assenza e distanze che misurano il peso di un amore. Un romanzo che percorre le stagioni di una relazione, accendendo una luce su quella fase delicata e paziente in cui un sentimento trova la sua cura e riscopre la sua essenza, perché «la bellezza di un amore non è né all’inizio né alla fine, è nel mentre.»

L’autrice

Sara Rattaro è nata a Genova. Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, ha lavorato come informatore farmaceutico prima di dedicarsi completamente alla sua grande passione, la scrittura. È già autrice di cinque romanzi, accolti con grande successo da librai, lettori e critica, e tradotti in nove lingue: Sulla sedia sbagliataUn uso qualunque di teNon volare via(Premio Città di Rieti 2014), Niente è come te (Premio Bancarella 2015), Splendi più che puoi(Premio Rapallo Carige 2016).

 

  • Titolo: La giusta distanza
  • Autore: Sara Rattaro
  • Editore: Sperling Kupfer
  • Genere: Narrativa italiana contemporanea
  • Data pubblicazione: 16,05 €
  • Numero pagine:
  • Prezzo copertina:
  • Prezzo e-book:
  • Narrazione: Prima persona pov alternati

La mia recensione

Come sempre scelgo il libro dalla copertina e stavolta i miei quattrocchi di lettrice curiosa hanno puntato verso La giusta distanza di Sara Rattaro. Premetto che è il primo volume che leggo di questa autrice e devo dire che è stato per me una rivelazione data la profondità con cui indaga nei rapporti di coppia e anche in quelli familiari.

Qui, in questo romanzo, sotto la cornice di un atterraggio aereo, il lettore può comprendere le vicende di due passeggeri. In particolare quelle di Aurora e Luca, di cui viene narrata la loro storia. Queste due figure entrano nel cuore del lettore e vogliono offrirgli  una riflessione su ciò che riguarda il matrimonio  e le gioie e i dolori che comporta.

In questa recensione mi soffermerò a descrivere i protagonisti e mi concentrerò sui punti che me li hanno fatti apprezzare e quelli che invece non mi sono piaciuti. Infine mi soffermerò su una riflessione per quanto riguarda i rapporti di coppia.

Partiamo da Aurora. Una figura con la quale non è stato facile entrare totalmente in sintonia. Perché non ha un carattere facile, mansueto. Mi è parsa più l’acqua calma che improvvisamente si increspa fino a formare delle onde burrascose.

Attacca per difendersi ancor prima di essere offesa. Appare come afferma lei stessa piena di veleno. Ma il suo carattere è giustificabile.

E’ un personaggio che ha sofferto molto nella sua vita. Ha dovuto affrontare l’abbandono del padre quando era bambina e ha visto sua madre spegnersi pian piano dopo una dura lotta contro il cancro quando ancora era una studentessa. E in memoria della figura materna ha scelto di volersi laureare in Matematica.

Secondo lei questa materia è logica. Con i numeri non si può sbagliare. La matematica può spiegare qualsiasi cosa. Ma non può spiegare il sentimento più importante: l’amore. Quello che riesce ad avvicinare due persone e allo stesso tempo allontanarle.

E’ anche vero che la matematica è una certezza. E per Aurora la certezza è Luca. L’uomo di dieci anni più grande di lei che ha incontrato durante il lungo calvario della madre. L’uomo che dopo averla conosciuta e corteggiata a lungo non l’ha più abbandonata. E’ sempre stato con lei anche quando era fisicamente distante.

Passando a questo personaggio. Luca è una figura che mi ha catturato da subito per la sua pazienza e la sua bontà d’animo. Per Aurora è come se fosse il padre che non ha mai avuto. Sa aspettare i tempi di questa donna e la accetta i suoi difetti e gli errori che ha commesso.

Se Aurora può essere paragonata al mare in tempesta invece Luca è come l’ancora che serve a portare in salvo il marinaio spiaggiato.

E’ un personaggio che ha sofferto. Ma il suo dolore lo gestisce in maniera diversa dalla sua consorte. Praticamente opposta. Più mite e silenziosa. Perché è convinto che in due si possa sopportare tutto e soprattutto meglio gli ostacoli che si possono incontrare. Risulta più maturo di Aurora e questo per lei è soltanto un vantaggio. Perché la aiuta a mantenere la calma e lasciare andare tutta la rabbia che prova.

Un’altra figura che compare e che mi ha stupito e del quale sono arrivata a comprendere le ragioni  del suo comportamento è il padre di Aurora. Una figura che nonostante nella vita di sua figlia sia stato assente è più vicino a lei di quanto possa sembrare. E poi paradossalmente è lui a fornirle preziosi consigli sul matrimonio.

E grazie ai consigli che offre a sua figlia trova uno spunto per migliorare se stesso. Perché è come se dopo che si fosse sposata suo padre sentisse che aveva bisogno di lei. Che in qualche modo il matrimonio di Aurora li abbia riavvicinati e che abbia aggiunto maggior comprensione tra i due.

Infine questo volume ogni lettore può trovare riflessioni per quanto riguarda la vita di coppia. Perché non esiste un manuale preciso che spieghi quale legge possa farli funzionare. Semplicemente contano l’accettazione e la comprensione reciproca.

In questo volume vediamo questa coppia essere come due calamite che si attraggono e si respingono. Che sanno venire a patti con i difetti l’uno dell’altro.  Insieme hanno affrontato tutte le difficoltà che può comportare una relazione. Ovvero gelosie, tradimenti, inganni, l’ansia del concepimento di un figlio. Tutto questo li ha resi più forti. Infatti li vediamo invecchiare insieme.

La lezione che si può trarre dall’intero romanzo è questa: che l’unione fa la forza. Dalle difficoltà si può solo trarre esperienza. Che è quella che serve per affrontare la vita.

Inoltre questo volume può essere uno spunto per chi è in crisi di coppia. Perché appunto vuole dimostrare che si può superare tutto. Che non bisogna mollare appena si vede una falla nella barca dell’amore. Che ci può sempre essere una seconda possibilità se lo si desidera veramente.

E con questo concluderei la recensione invitando alla lettura di questo romanzo cliccando sul link che vedete qui sotto e..

BUONA LETTURA!!!