Recensione libro: Finché il caffè è caldo di Toschikazu Tamaguchi

Buongiorno carissimi liberi e libere. Siamo tornate con un altro suggerimento per le vostre letture. Oggi volgiamo consigliarvi un volume che arriverà dritto al vostro cuore. Un romanzo che un invito a cogliere l’attimo. A non aspettare a fare qualcosa che si desidera perché poi potrebbe essere troppo tardi. Si tratta di Finché il caffè è caldo di Toschikazu Tamaguchi edito da Garzanti

 

La trama

ECCO LE 5 REGOLE DA SEGUIRE:
1. Sei in una caffetteria speciale. C’è un unico tavolino e aspetta solo te.
2. Siediti e attendi che il caffè ti venga servito.
3. Tieniti pronto a rivivere un momento importante della tua vita.
4. Mentre lo fai ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi.
5. Non dimenticarti la regola fondamentale: non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi.

In Giappone c’è una caffetteria speciale. È aperta da più di cento anni e, su di essa, circolano mille leggende. Si narra che dopo esserci entrati non si sia più gli stessi.

Si narra che bevendo il caffè sia possibile rivivere il momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare via la persona che non bisognava perdere. Si narra che con un semplice gesto tutto possa cambiare.

Ma c’è una regola da rispettare, una regola fondamentale: bisogna assolutamente finire il caffè prima che si sia raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria, ma qualcuno decide di sfidare il destino e scoprire che cosa può accadere.

Qualcuno si siede su una sedia con davanti una tazza fumante. Fumiko, che non è riuscita a trattenere accanto a sé il ragazzo che amava. Kotake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa. Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con la sorella. Infine Kei, che cerca di raccogliere tutta la forza che ha dentro per essere una buona madre.

Ognuna di loro ha un rimpianto. Ognuna di loro sente riaffiorare un ricordo doloroso. Ma tutti scoprono che il passato non è importante, perché non si può cambiare. Quello che conta è il presente che abbiamo tra le mani. Quando si può ancora decidere ogni cosa e farla nel modo giusto. La vita, come il caffè, va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.

 

L’autore

To shikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, dove lavora come sceneggiatore e regista. Con Finché il caffè è caldo, suo romanzo d’esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival.

 

 

 

  • Titolo: Finché il caffè è caldo
  • Autore: Toshikazu Kawaguchi
  • Editore: Garzanti
  • Genere: Narrativa straniera contemporanea
  • Data pubblicazione: marzo 2020
  • Numero pagine: 177
  • Prezzo copertina: 15,20 €
  • Prezzo e-book: 4,99€
  • Narrazione: Terza persona

 

 

 

 

 

 

La mia recensione:

Da amante del caffè sono stata attratta da questi volume. Non sapevo che attraverso esso avrei viaggiato nel tempo, in particolare nel passato e nel futuro. Non immaginavo che mi sarei trovata in un locale dove c’è una magica sedia capace di trasportarti nei momenti precisi in cui i protagonisti vogliono rivolvere le loro questioni in sospeso. Mettersi finalmente il cuore in pace.

Non mi sarei attesa che questi personaggi che con coraggio vogliono affrontare i loro drammi mi avrebbero saputo commuovere. Sono riusciti a farmi piangere e straziare il cuore. Perché qui, in questo romanzo, con abile maestria, questo autore giapponese di rara sensibilità, è riuscito a far emergere tutta la potenza dei sentimenti e soprattutto la forza di quella fiamma che è l’amore. Che come sempre è il motore di tutto.

Cominciamo questa recensione con una premessa. A tutti i lettori che vogliono avventurarsi in questo caffè devono sapere che ci sono delle regole da rispettare. Per prima cosa se si vuole tentare di viaggiare nel tempo bisogna sapere che esiste una unica sedia che permette di farlo. Che per compiere questa impresa si deve aspettare che venga servito il caffè e soprattutto che è necessario berlo finché è caldo. Altrimenti si rischia di diventare per sempre delle creature ancorate al tempo in cui abbiamo desiderato far ritorno.

Dopo queste premesse qualunque intrepido lettore è il benvenuto in questo locale e può compiere questa temeraria impresa. Ma si è avvisati. Qualunque cosa si tenti di cambiare nel passato questo non avrà nessuna conseguenza nel presente o nel futuro. Perché qualsiasi cosa avvenga niente può cambiare il corso degli eventi. E se vuole intraprendere questa avventura deve farlo finché il caffè è caldo.

Chi si trova tra le righe questo prezioso volume può fare la conoscenza di personaggi che gli ruberanno il cuore. Lo faranno commuovere fino alle lacrime. Particolarmente struggenti infatti ho trovato le vicende degli innamorati. Una coppia di sposi che per colpa di un tragico evento è incapace di riconoscersi come marito e moglie. Se non solo attraverso una straziante lettera dove affiora tutto il sentimento che si possa provare.

Anche la storia delle due sorelle e quella di madre e figlia sono riuscite a a toccare tutte le corde nascoste della mia anima di lettrice. Mi sono sentita particolarmente vicina a queste figure intraprendenti che hanno la determinazione, la forza per andare a fondo di questioni  per loro irrisolte. Problemi a cui volevano trovare una soluzione una volta per tutte. Personaggi che volevano trovare una risposta a domande che si erano sempre posti.

Questa locanda li predispone e compiere questo percorso che ha del catartico. Che non li farà cambiare il corso degli eventi ma che di certo farà cambiare il loro cuore. Infatti veniamo a sapere, per quanto riguarda la coppia di innamorati, che:

“Il presente non era cambiato per lei, ma aveva proibito a tutti di farsi chiamare con il cognome da nubile e aveva cambiato atteggiamento nei confronti del marito. Sarebbe rimasta insieme a lui. Avrebbe continuato ad essere sua moglie anche se era svanita dalla sua memoria”

E ancora leggiamo:

“In fin dei conti, che uno torni nel passato o viaggi nel futuro, il presente non cambia. E allora che senso ha quella sedia? Kazu era convinta che se vuole la gente troverà sempre la forza per superare le difficoltà che si presenteranno. Serve solo cuore. E se quella sedia ha il potere di cambiare il cuore delle persone, un senso deve averlo.L’importante è bere il caffè finché è caldo”

 

Quindi attraverso queste frasi si può riscontare un celato invito a godersi il tempo presente. A  dare oggi tutto il meglio di noi stessi. Per non avere nessun rimpianto. Nessun nodo da sciogliere. Nessuna questione irrisolta.

A simboleggiare questo, a mio avviso, vi sono anche i numerosi orologi appesi alle pareti del caffè. Nessuno dei quali segna l’ora giusta. Appunto perché quella giusta è il presente.

Dunque se anche voi vi sentite intrepidi e siete curiosi  di fare un salto in questo locale dove si può viaggiare nel tempo e volete siete pronti ad uscirne con il cuore trasformato cosa state aspettando. Cliccate sul link che vedete qui sotto e…

BUONA LETTURA!!!