Recensione film: Si vive una volta sola

Buongiorno carissimi liberi e libere. Qui è sempre Luna a tenervi compagnia. Quest’oggi, come ogni venerdì, voglio proporvi anche film. Per allietare il vostro fine settimana e renderlo spero più divertente. Un film che piacerà a chi ama la commedia all’italiana e che ha apprezzato i film di Carlo Verdone. Infatti sto scrivedo di Si vive una volta sola.

La trama

Il professor Umberto Gastaldi è un chirurgo di fama che dirige un’équipe dì fedelissimi: il suo assistente Corrado Pezzella, la strumentista Lucia Santilli e l’anestesista Amedeo Lasalandra.

A unirli non è solo la medicina ma una comune inabilità nel far coesistere la propria affermazione professionale con una vita personale decente, e la passione per gli scherzi che hanno come target loro stessi, soprattutto il tenero Amedeo.

Gli scherzi sono crudeli come quelli che architettavano i protagonisti di Amici miei, e come nel film di Monicelli contengono una buona dose di malinconia e di solitudine esistenziale, ma anche quella immaturità che, intorno ai 60 anni, diventa facilmente patetica. Quando però si viene a scoprire che uno di loro è a sua insaputa affetto da una malattia terminale la voglia di scherzare si trasforma nel desiderio di stringersi l’uno all’altro, con l’escamotage di una (ultima?) vacanza nel Salento.

 

 

 

Regista: Carlo Verdone
Genere: Commedia
Anno: 2020
Paese: Italia
Durata: 105 min
Distribuzione: Vision Distribution, Prime Video
Si vive una volta sola è un film di genere commedia del 2020, diretto da Carlo Verdone, con Carlo Verdone e Anna Foglietta. Durata 105 minuti. Distribuito da Vision Distribution, Prime Video.

 

La mia recensione

Per quanto abbia amato i film con Carlo Verdone Si vive una volta sola mi ha lasciato un pò delusa. Mi aspettavo un film comico, che trattasse con leggerezza alcune tematiche quotidiane.

Qui però vi è una comicità pesante, che scherza in maniera fin troppo esagerata sulla malattia. Questi medici si divertono a prendersi in giro l’un l’atro ma arrivano a superare il limite. Un limite che non fa più ridere. Prendersi gioco di argomenti importanti e drammatici in maniera così superficiale rischia di oltrepassare il confine tra il comico e il desiderio di pura vendetta.

Rocco Papaleo che impersona Amedeo prende di mira i suoi amici e fa loro uno scherzo che però non ha nulla di divertente.

Va bene che gliele hanno fatto passare di tutti i colori ma a mio avviso avrebbe fatto meglio a burlarsi di loro in un altro modo non facendo finta di essere in fin di vita. Anche se ottiene una vaganza gratis non si dovrebbe scherzare su un tumore che è solo inventato.

Amedeo riesce a raggiungere il suo scopo, ci va giù veramente pesante con la sua compagnia di medici e ci si chiede se i quattro siano veramente amici o un legame diverso basato solo su farsi scherzi di pessimo gusto e in cui manca completamente la solidarietà.

Inoltre ci sono scene erotiche che non hanno niente di educativo e che offrono allo spettatore solo qualcosa di trito e ritrito che non suscita risate.

Questo film si salva solo per la bravura di Carlo Verdone che impersona Umberto, un medico che riesce a recuperare il rapporto con sua figlia per quanto quest’ultima abbia dei costumi a dir poco discutibili.

Ecco solo per la parte di Umberto che riscopre cosa vuol dire essere padre questo film merita di essere visto. Per il resto è una commedia all’italiana mal riuscita che non fa divertire e anzi risulta pesante visto gli scherzi orribili che si fanno questi medici e anche un tantino lunga.

Un film su qui mi sono fatta tante aspettative che però dopo la visione sono state deluse anche se è davvero un peccato perché il cast era di tutto rispetto. Quindi una pellicola che si sarebbe potuta fare meglio sotto molto punti di vista.

BUONA VISIONE!!!

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