Buongiorno carissimi liberi e libere. Siamo qui per voi a tenervi compagnia. Quest’oggi volgiamo suggerirvi una pellicola in grado di scuotere i vostri animi e farvi riflettere sull’accettazione delle diversità. Stiamo scrivendo di Quello che tu non vedi.
La trama
Quello che tu non vedi, film diretto da Thor Freudenthal, racconta la storia di Adam (Charlie Plummer), un adolescente molto intelligente, ma con un carattere riservato e introspettivo. Ha una grande passione, la cucina, e spera un giorno di farne un lavoro, diventando uno chef.
Il ragazzo, però, vede crollare i suoi giovani sogni, quando viene espulso a metà dell’ultimo anno a causa di un incidente, causato da lui, durante il corso di chimica. A seguito di questo evento, Adam viene portato in ospedale, dove gli diagnosticano una malattia mentale: è affetto da schizofrenia.
Per termine gli ultimi mesi di liceo, viene mandato in un’accademia cattolica. Qui il giovane cerca di adattarsi al nuovo ambiente, mentre tenta di tenere segreta la sua malattia per non essere compatito o etichettato come diverso. Quando si imbatte in Maya (Taylor Russell), una sua coetanea brillante, schietta e spiritosa, Adam sente sin da subito una forte sintonia con lei e in breve tempo se ne innamora. Sarà proprio la sua nuova amica a permettergli di credere ancora nei suoi sogni e a fargli capire che non è la sua condizione mentale a definirlo…
- Regista: Thor Freudenthal
- Genere: Drammatico
- Anno: 2020
- Paese: USA
- Durata: 110 min
- Distribuzione: 01 Distribution
- Cast: Charlie Plummer, Taylor Russell
La mia recensione
Ci sono argomenti scottanti, dei quali è difficile parlare. Uno per esempio è quello dei disturbi mentali. Quindi figurarsi proporli in una pellicola cinematografica. Questo film però vi aprirà gli occhi sul tema della schizofrenia. Un tema che qui viene trattato in maniera esemplare.
All’inizio quello che vediamo è un giovane ragazzo, Adam, che cerca di uniformarsi agli altri. Cerca di sembrare una persona normale pur con le sue stranezze. Si trova a combattere con voci, allucinazioni e manie di persecuzione che non gli rendono propriamente la vita facile.
Grazie anche all’aiuto della sua famiglia prova a cercare una cura, che sebbene faccia scomparire i suoi amici immaginari, ha degli effetti collaterali, che per Adam diventano un ulteriore ostacolo e si frappongono fra lui e il suo sogno.
Nonostante le difficoltà che incontra nel suo percorso riesce a convivere con la malattia. La affronta e arriva ad accettare sé stesso con la sua particolare sensibilità. Bellissima la frase in cui afferma:
Io sono Adam e ho una malattia ma non sono la malattia
Forte la sua volontà di vincere la sua problematica da solo, rifiutando le cure che lo renderebbero meno “speciale”. Comprende però che l’antidoto più potete in grado di guarire qualsiasi male e che lo aiuta ad affrontare meglio il suo disagio è l’amore.
Poi encomiabile il comportamento di Maya. Ragazza che fa battere il cuore al giovane Adam. La giovane ha un carattere di tutto rispetto perché arriva a capire le stranezze di Adam. Vuole essere lei a decidere se stare o meno al suo fianco avendo visto il meglio e il peggio di lui.
Questo film è consigliato anche perché tratta anche altre tematiche altrettanto profondo come il bullismo e il rapporto genitori-figli.
Interessante anche il fatto che viene messo in evidenza il progetto di vita di Adam. Egli, da escluso quale si sentiva, passa a cambiare scuola e sentendosi meglio accettato riesce a modificare il suo atteggiamento. Fa un passo in avanti anche lui verso gli altri cercando di fidarsi e non vedere quello che la sua malattia vuole fargli vedere.
Il cambiamento del contesto però è stato fondamentale per lui per convivere con il suo difficile stato di salute. Perché molte volte la diversità può essere solo un valore aggiunto e il nostro Adam lo dimostra pienamente.
Quindi se anche voi desiderate entrare nella mente di Adam e comprendere meglio certi disagi cosa state aspettando, andate immediatamente a cliccare sul link che vedete qui sotto e…
BUONA VISIONE!!!