Recensione film: Io prima di te

Buongiorno lettori, sono felice oggi di proporvi un film che ha dispetto di quanto si possa pensare è si romantico ma mai banale e sdolcinate. Quindi si anche voi ragazzi lo potete vedere senza che il vostro orgoglio maschile ne venga scalfito!!  Sto parlando di Io prima di te, tratto dall’omonimo libro della bravissima scrittrice Jo Jo Moyes.

La trama

L’amore arriva sempre quando meno te lo aspetti. E qualche volta ti porta dove non penseresti mai di andare…Louisa “Lou” Clark vive in una tipica cittadina della campagna inglese. Non sa bene cosa fare della sua vita, ha 26 anni e passa da un lavoro all’altro per aiutare la sua famiglia. Il suo inattaccabile buonumore viene però messo a dura prova quando si ritrova ad affrontare una nuova sfida lavorativa. Trova infatti lavoro come assistente di Will Traynor, un giovane e ricco banchiere finito sulla sedia a rotelle per un incidente e la cui vita è cambiata radicalmente in un attimo. Louise gli dimostrerà che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.

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  • Titolo: Io prima di te
  • Regia: Thea Sharrock
  • Genere: Drammatico, sentimentale
  • Data uscita: 2016
  • Produzione: Metro-Goldwyn-Mayer (MGM), New Line Cinema
  • Cast:  Emilia Clarke (Louisa Clark), Sam Claflin (Will Traynor),
  • Distribuzione: Warner Bros
  • Durata: 110′ minuti

 

 

La mia recensione

Vorrei sapere chi è stato lo stilista che ha vestito Louisa Clark.  Direi che c’è la messa tutta per far strappare una risata e mettere bene in risalto la personalità solare e ottimista della protagonista. Basta veramente un suo sorriso e vedere la sua collezione di calze stile apetta per far ritornare il buonumore!  Louisa riesce nel compito difficile di aiutare Will, ricco banchiere costretto a vivere sulla sedia a rotelle per colpa di un incidente. Quest’ultimo non sembra disposto ad accettare la compagnia di Louisa , risulta burbero. L’unica cosa che vuole è vivere rinchiuso nella sua casa. Tanto vivere così, in quelle condizioni non è vivere, è sopravvivere. Non sono però riuscita a biasimarlo. Prima aveva una vita normale, una fidanzata che però dopo l’incidente lo ha lasciato per stare con il suo migliore amico. Sembra che per Will non ci sia speranza di un’esistenza felice, è deciso a porre fine alla sua sofferenza. Solo Louisa riesce a fargli capire che nonostante la disabilità si possono fare tante cose meravigliose come andare ai concerti, in vacanza al mare o alle corse di cavalli! Louisa riesce a far ritornare a Will quella vitalità che aveva perso, a fargli apprezzare le piccole cose della vita. Sono proprio queste infatti a renderci felici. Prendendosi cura di Will, standogli accanto, la ragazza ha modo di scoprire Will e di apprezzarne degli aspetti che erano nascosti, come il fatto di essere un bravo ascoltatore, una persona piacevole e simpatica. Tra loro si crea un rapporto basato sulla complicità e la comprensione. Però quando una decisione è presa difficilmente si torna indietro. Infatti Will è talmente convinto della sua scelta che Louisa non sa più come comportarsi. Lasciarlo andare per sempre o continuare testardamente a fargli cambiare idea? Alla fine però la ragazza decide di stare con Will  e seguirlo fino alla fine come solo una donna innamorata può fare. Questa è la scena più commovente di tutto il film. Però la fine in realtà non è la fine perché per la protagonista ora è arrivato il momento di seguire i suoi sogni, di non perdere la sua vitalità nonostante l’assenza di Will. Questo a significare che la vita continua comunque e che le persone care non si dimenticano ma restano vive nel nostro cuore e nel nostro ricordo.

Emilia Clarke e Sam Claflin hanno interpretato magnificamente i loro ruoli. Emilia Clarke era perfetta nel personaggio di Louisa. Con il suo sorriso, il suo fisico minuto e i suoi vestiti ha conquistato  tutto il pubblico. Sam invece si è calato bene nei panni di Will, personaggio che all’inizio appare scontroso ma che si rivela una persona interiormente ricca, vitale nonchè un’acuto osservatore. Ha saputo rendere bene le difficoltà di una persona disabile, ma anche di una qualsiasi persona che si trova in difficoltà e pensa che la vita non sia preziosa. Un accoppiata perfetta per un film di spessore.

Trovo che questo sia un film che non si dimentica facilmente, ma rimane davvero impresso nella memoria. Non è facile rimanere indifferenti alla situazione di Will, e partendo da essa viene naturale paragonarla alla propria, riflettendo sul nostro modo particolare di percepire la vita e a come affrontiamo gli ostacoli che incontriamo sul nostro cammino.

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